Antica area di diffusione | provincia di Rovigo, Verona |
Iscrizione al registro nazionale | G.U. 253 - 30/10/2007 |
Epoca di germogliamento | prima decade di aprile |
Epoca di fioritura | fine maggio |
Epoca di invaiatura | metà agosto |
Epoca di raccolta | seconda decade di settembre |
Peso medio | 270 g |
Forma | conico |
Lunghezza | medio-corto (circa 14 cm) |
Larghezza | medio-corto (circa 10 cm) |
Compattezza | media |
Lunghezza del peduncolo | corto (circa 5 cm) |
Numero di ali | 1-2 |
Peso medio | 2 g |
Forma | sferoidale |
Lunghezza | medio (circa 18 mm) |
Larghezza | medio (circa 18 mm) |
Colore della buccia | blu-nero |
Pruina | elevata |
Spessore della buccia | media-sottile |
Sapore particolare | nessuno |
Caratteristiche enologiche |
Il vino ha un colore rubino molto intenso, con significativi riflessi granato, ed estratto soddisfacente. All’olfatto presenta elevati sentori |
Riferimenti storici |
Era una varietà piuttosto diffusa in Veneto durante l’Ottocento, come riportato e descritto da Acerbi (1825), ed è elencata tra i vitigni coltivati nella provincia di Rovigo (Bollettino ampelografico, 1884). Già agli inizi del 1900 però viene segnalato che “si può dire scomparsa… e un po’ coltivata nelle pianure veronesi e del Polesine” (Consolani, 1915), pur essendo secondo Cosmo (1949) una delle |
Bibliografia |
Acerbi G. (1825). Delle viti italiane. Ed. Silvestri, Milano. Ministero Agricoltura e Foreste (1880-1883). Lavori eseguiti dalla Commissione Ampelografica di Verona. Bollettino Ampelografico vol. III. |