Antica area di diffusione | provincia di Treviso |
Iscrizione al registro nazionale | G.U. 253 - 30/10/2007 |
Epoca di germogliamento | prima decade di aprile |
Epoca di fioritura | fine maggio |
Epoca di invaiatura | terza decade di agosto |
Epoca di raccolta | terza decade di settembre |
Peso medio | 310 g |
Forma | cilindro |
Lunghezza | lungo (circa 20 cm) |
Larghezza | medio-stretto (circa 10 cm) |
Compattezza | media |
Lunghezza del peduncolo | lungo (circa 9 cm) |
Numero di ali | 1-2 |
Peso medio | 1,9 g |
Forma | sferico |
Lunghezza | media (circa 18 mm) |
Larghezza | media (circa 18 mm) |
Colore della buccia | verde-giallo |
Pruina | media-elevata |
Spessore della buccia | sepessa |
Sapore particolare | nessuno |
Caratteristiche enologiche |
Questo vitigno si è dimostrato molto versatile e si presta a fornire vini con svariate sfumature, da quella più fresca e vivace, a quella più |
Riferimenti storici |
Già nel 1600 vengono citate due varietà bianche a maturazione tardiva denominate “Rabosina” e “Rabosazza” (Agostinetti, 1679). Nell’Ampelografia trevigiana del 1870 viene descritta la “Rabosina bianca”. Agli inizi del 2000 questa varietà è stata recuperata, presso vecchi vigneti nella provincia di Treviso, e studiata con il nome di “Grapariol Barbaran”, dal nome dell’azienda in cui è stata originariamente individuata (Cancellier, 2004; Cancellier e Michelet, 2006; Cancellier et al., 2008). |
Bibliografia |
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