Antica area di diffusione provincia di Rovigo, Polesine
Iscrizione al registro nazionale G.U. 168 - 15/07/2021
Fenologia
Epoca di germogliamento metà aprile
Epoca di fioritura fine maggio
Epoca di invaiatura inizio agosto
Epoca di raccolta metà settembre
Caratteristiche grappolo
Peso medio circa 320
Forma conico
Lunghezza lungo (circa 20 cm)
Larghezza medio (circa 12 cm)
Compattezza molto compatto
Lunghezza del peduncolo media (circa 7 cm)
Numero di ali 1-2
Caratteristiche acino
Peso medio 2,02 g
Forma sferoidale
Lunghezza medio-corto (circa 15 mm)
Larghezza medio-stretto (circa 15 mm)
Colore della buccia verde-giallo
Pruina elevata
Spessore della buccia spessa/molto spessa
Sapore particolare nessuno
Caratteristiche enologiche

Il vino è un vino bianco caratterizzato da note fruttate molto fresche quali frutti a pasta bianca, pesca, mela verde, pera William e soprattutto albicocca fresca. Al palato si presenta snello, vivace con acidità malica ben percepibile e di buona persistenza. Si presta molto bene alla rifermentazione grazie ad un tenore acidico ed una
buona sapidità tali da ottenere uno spumante molto fruttato, fresco e giovanile, capace di ricordare la frutta tropicale ma soprattutto mela verde ed albicocca.

Riferimenti storici

Viene citato tra i vitigni coltivati principalmente nella provincia di Rovigo, in vari documenti storici. Nella seconda metà del 1800 viene elencata tra “le uve di
buona qualità” coltivate nel Polesine, in particolare nei comuni di Salvaterra, Canda, Crocetta e Villabona (Sette, 1843), e segnalata in 20 comuni della
provincia di Rovigo (Rubini, 1884). Nel Giornale vinicolo italiano del 1890 sono riportati i prezzi delle sue uve al mercato di Montagnana. Agli inizi del 1900 viene segnalata tra i vitigni bianchi del Polesine “pochissimo coltivati e che meriterebbero una assai maggior considerazione, anche per questione di opportunità commerciale” e ne viene consigliato l’uso insieme a “Uva d’oro”, “Corbina” e “Raboso” per ottenere “un vinetto di buon gusto, sapido, colorito, abbastanza alcoolico e conservabilissimo, il vero tipo del vino da pasto” (Volpe, 1908), ed è ricordata tra “i vitigni nostri che avevano una onorata storia” (Petrobelli, 1913).

Bibliografia
  • Giornale vinicolo italiano. Anno XV – 1890. Pag 454.
  • Petrobelli E. (1913). Note di stagione. Il coltivatore: giornale di agricoltura pratica, vol.2,
    35: 522-523.
  • Rubini G.F. (1884). Nome dei vitigni che si coltivano nella provincia di Rovigo. Bollettino
    Ampelografico, fasc. XVII (1884) pag. 13. Tipografia Eredi Botta, Roma.
  • Sette A. (1843). L’agricoltura veneta. Coi tipi del Seminario. Padova.
  • Volpe C. (1908). Rivista agraria polesana. Anno 8, n.1. pag. 49 e pag. 55.