Antica area di diffusione provincia di Vicenza
Iscrizione al registro nazionale G.U. 72 - 27/03/1995
Fenologia
Epoca di germogliamento metà aprile
Epoca di fioritura fine maggio
Epoca di invaiatura prima decade di agosto
Epoca di raccolta metà settembre
Caratteristiche grappolo
Peso medio circa 360 g
Forma conico, cilindrica
Lunghezza medio-lungo (circa 18 cm)
Larghezza medio-stretto (circa 10 cm)
Compattezza media
Lunghezza del peduncolo medio (circa 7cm)
Numero di ali 1-2
Caratteristiche acino
Peso medio 2,3 g
Forma sferoidale
Lunghezza medio (circa 18 mm)
Larghezza medio (circa 18 mm)
Colore della buccia verde-giallo
Pruina elevata
Spessore della buccia spessa
Sapore particolare leggermente aromatico
Caratteristiche enologiche

Il vino vinificato in bianco si presenta di un giallo paglierino intenso con spiccati sentori floreali come lavanda e rosa; buona è la presenza
dei descrittori mela, pera e pesca-albicocca. Presenta anche note vegetali come il vegetale fresco e le erbe aromatiche. Al gusto il vino risulta leggermente acidulo, ma non squilibrato, e anche piuttosto
salato. Al retrolfatto si percepiscono profumi di fiori bianchi, frutta acerba ma anche frutta più matura come la pesca. Le uve se vinificate con macerazione delle vinacce (temperatura di 16 °C per 24 ore) producono un vino con struttura più interessante
soprattutto per l’apporto di tannini. L’acidità molto presente ne permette l’utilizzo per la produzione di
vini frizzanti, dal colore paglierino con riflessi verdognoli, freschi e con intensi profumi di frutta fresca.

Riferimenti storici

Vitigno citato nel passato con diverse varianti ortografiche: “Grato Pedevendo” (Acanti, 1754), “spiritosa Pedevenda” (Pedrazza, 1812), “Pexerenda” nei dintorni di Bassano e Marostica (Acerbi , 1825), “Peverenda” di Breganze (Di Rovasenda, 1877).
Varietà coltivata in provincia di Vicenza da tempi remoti, deve il suo nome, molto probabilmente, al monte Venda dei colli Euganei, dove è stata riscontrata con il nome di Verdise.

Bibliografia
  • Acanti A. (1754). Il roccolo ditirambo. Ed. Stamperia Pezzana, Venezia.
  • Acerbi G. (1825). Delle viti italiane. Ed. G. Silvestri, Milano.
  • Cancellier S. (1996). Pedevenda: una autoctona per il Torcolato”. Vignevini, n. 3.
  • Di Rovasenda (1877). Saggio di un’ampelografia universale. Ed. Loescher, Torino.
  • Pedrazza (1812). Dell’agricoltura dei territori di Schio, Thiene e Malo ne dipartimento di
    Bacchiglione. Annali dell’Agricoltura del Regno d’Italia compilati dal Cav. Filippo Re.
    Tomo XV.