Antica area di diffusione provincia di Padova
Iscrizione al registro nazionale G.U. 149 - 17/06/1970
Fenologia
Epoca di germogliamento prima decade di aprile
Epoca di fioritura metà maggio
Epoca di invaiatura fine luglio
Epoca di raccolta metà settembre
Caratteristiche grappolo
Peso medio circa 280 g
Forma conico
Lunghezza medio-lungo (circa 14 cm)
Larghezza stretto (circa 8 cm)
Compattezza compatto
Lunghezza del peduncolo corto (circa 5cm)
Numero di ali 1
Caratteristiche acino
Peso medio 2,5 g
Forma ellissoidale largo
Lunghezza medio (circa 18 mm)
Larghezza medio-stretto (circa 15 mm)
Colore della buccia giallo-dorato
Pruina debole
Spessore della buccia sottile
Sapore particolare nessuno
Caratteristiche enologiche

La vinificazione tradizionale, in bianco, produce un vino abbastanza colorato, ma di intensità olfattiva tenue, in cui spiccano sentori soprattutto floreali, di vegetale fresco e mela acerba. Al gusto il vino
è piuttosto acido e poco salato; al retrolfatto spiccano le note di frutta acerba. Se vinificata con macerazione delle vinacce (temperatura di 16 °C per 24 ore) il quadro aromatico del vino si modifica leggermente:
intensità olfattiva tenue ma molto elegante, con sentori soprattutto floreali (acacia, mughetto e bucaneve); buon livello dei descrittori
mela, pera e frutta acerba in genere, un po’ meno i descrittori di frutta matura come pesca-albicocca; evidenti le note vegetali che ricordano il muschio, l’anice ed il sottobosco fino ad arrivare a interessanti note di tabacco. Il vitigno si presta alla produzione di vini tranquilli. Tuttavia, per le sue particolari note aromatiche risulta essere un’interessante varietà da inserire nel taglio di altri vini in quanto apporta eleganti note floreali, fruttate, di vegetale sia fresco che secco che incrementano notevolmente la complessità aromatica. Da valorizzare anche l’attitudine della Pinella alla produzione di vini
spumanti e frizzanti freschi, leggermente aromatici e di facile “beva”.

Riferimenti storici

Un vitigno col nome di “Pinella o Pinola” sembra essere già presente nell’Alto Medioevo (AA.VV., 2003). “Pinella” è riportata tra le uve per vini da uve passite ad Arquà (1867) e viene elencata tra le “qualità nostrali di viti più estesamente coltivate e generalmente conosciute” della provincia di Padova (Carpenè, 1873). Di Rovasenda (1877) segnala sia una “Pinella bianca” nel distretto di Padova sia
una “Pinella d’Arquà”. Delle sue uve sono riportati i prezzi al mercato di Este (PD) (Giornale vinicolo italiano, 1890). Anche Viala e Vermorel (1909) segnalano col nome di “Pinella bianca” una varietà coltivata nel padovano.

Bibliografia
  • AA.VV. (2003). Vecchi vitigni del Veneto. Azienda Regionale Veneto Agricoltura, Legnaro
    (PD).
  • Carpenè A. (1873). Relazione sulle condizioni dell’industria vinicola nel Veneto.
    In: Rassegna di agricoltura, industria e commercio pubblicazione della Società
    d’incoraggiamento di Padova. Ed. F.lli Salmin.
  • Di Rovasenda (1877). Saggio di un’ampelografia universale. Ed. Loescher, Torino.
  • Giornale vinicolo italiano (1890). Vol 16.
  • Statistica agraria della provincia di Padova e bonificazioni. Cenni della Giunta centrale
    per i prodotti agrari della provincia da spedirsi all’Esposizione universale di Parigi –
    Padova, Prosperini, 1867.
  • Viala P., Vermorel V. (1909). Ampèlographie. Masson et C. Editeurs, Parigi.